martedì 25 ottobre 2016

Savona&Beigua due storie da raccontare

1° Campionato Italiano relay.
Un giorno potrò dire che c'ero anch'io in quel pomeriggio di ottobre del 2016... ma andiamo con ordine.
Il pomeriggio si presenta soleggiato e caldo il giusto. La tensione nell'arena è palpabile tra tutti gli atleti in attesa della dimostrazione della partenza, del cambio e punto spettacolo.
Alle 16.05 parte la gara e dopo 10 minuti il secondo lancio. Si continua a guardare i cronometri per vedere chi sbucherà per primo al punto spettacolo.
L'attesa si protrae (la tabella tempi prevista dall'organizzazione è sottostimata di oltre 3 minuti su quella reale che invece si aggirerà sopra i 20 minuti di gara).
Sbuca Cattaneo della Punto Nord nettamente in testa con quasi un minuto su Stefano del Nirvana (i miei due favoriti alla vigilia), mentre attardati DiSte e Beppe che lanciano Anna Sedran e Barbara.
Attardato arriva Grassi (la squadra favorita di Remo Madella) e da il cambio a Ingemar mentre tutte le altre squadre fanno partire la staffettista  Donna (percorso più corto).
All'arrivo della seconda frazione è il Merano a condurre le danze con un tempone di 20 minuti e dietro il vuoto....( i miei cavalli vincenti zoppicano) arriva Anna e Barbara: è la mia volta.
Le prime sono in un parchetto disseminato di lanterne e incrocio Andrea che se ne sta già andando, mentre raggiungo Ale, ma un dolorino al bicipite femorale mi fa correre senza tirare.
Entro nel castello, così tanto temuto (il Nirvana ci perde troppo sarà irrecuperabile) e c'è una farfalla: il problema non è quale strada scegliere, ma vedere dove sono i numeri della sequenza e cosa cercare (visto che la descrizione punti è solo in carta e aprirla non è il massimo).
La 53 è in un tunnel con poca luce.
Faccio fatica a leggere il codice e capire la lanterna successiva. Mi chiedo dove devo andare.
Inizia anche a piovere.
Esco dal Priamar e sono insieme a Grilli e Ale.
Scelgo volutamente un'altra strada e al ponte arriva anche Mario.
Non mi fido e invece del sottopasso risalgo la scaletta  (si poteva passare sotto: mannaggia).
Alla 16 perdo il contatto con i due che lottano per il bronzo.
La gente cresce a dismisura, mentre la luce decresce rapidamente.
Per la 17 faccio tutto bene e arrivo alla lanterna, ma con il buio leggo male la carta e mi dico "non è la mia" e passo oltre..ovviamente non mi ritrovo più....perdo un buon minuto per poi ritornare su quella lanterna..
Riparto, ma non vedo Ale...errore fatale per la medaglia di tolla (5) e prendiamo la medaglia di cartone (6).
Ad esser sinceri avrei voluto vedere anche il tempo squadra totale (come nelle staffette nel bosco) e le posizioni ai vari cambi
Beppe non ha impiegato 29 minuti ha solo timbrato molto dopo il cambio.
(sul sito FISO ci sono, ma non ben chiari e comunque cambia il tempo totale staffetta).
Onore a Remo che ha azzeccato il pronostico ... non so se il distacco è di 3 minuti.
Nirvana ha pagato la frazione di mezzo molto sotto le aspettative (almeno 4 minuti) e Punto Nord con atleta non al massimo i pronostici sono stati indovinati anche dal sottoscritto.


Commenti vari
Fermo restando che era una "prima".
Che i tecnici liguri sono pochissimi.
Che i numeri sono stati penso molto più alti del previsto.
Che tutto sommato non ci sono stati grosse pecche/errori mi sento di fare un paio di riflessioni.

1) Da disinteressato è stato assegnato il titolo italiano alla categoria SUPERMASTER? Da comunicato pareva di no... e se è NO mi dispiace. Se invece è SI (come spero e ritengo giusto e coerente con le altre gare) bene, ma fatecelo sapere in via ufficiale!

2) Il ritrovo non era adatto ad un Campionato Italiano (un solo servizio igienico per tutti i maschietti è assurdo), una palestrina buia e piccola poi non faceva molto onore al nostro sport e a tutti i "turisti/atleti" fuori regione.

3) Io sono partito verso le 17 con due problemi che si DEVONO evitare: il buio e il traffico pedonale (sabato pomeriggio è decisamente sconsigliabile far correre le persone tra i bambini, cani e anziani!!!) così come correre senza luce ....

4) Alcuni codici erano disegnati  sopra il nero (spesso) o il verde oliva rendendoli poco visibili, forse un contorno bianco avrebbe risolto il problema. Buona l'idea di mettere il codice (come nella MTBO), ma la descrizione punto può fare veramente la differenza e averla solo in carta diventa poco pratica.
Posizionare un punto nel tunnel con pochissima luce non è stato il massimo...o forse non ho letto io il comunicato che consigliava la frontale:-)


MAGIA  del   BEIGUA
Per questa gara non parlerò "quasi" dal punto di vista tecnico, statistico, classifiche o split, ma solo delle sensazioni ed emozioni provate.
Non potendo assumere la stessa "erba medica" di Stefano G. il mio racconto sarà più corto e meno poetico.

Domenica 23 ottobre: mattina da lupi. Temperatura sui 5 gradi.
Pioggia fine. 
Vento freddo e nuvole basse.
Voglia di correre poca e una volta uscito dall'auto, per il riscaldamento, scende vicino a zero.
Parto entro nel bosco e inizia la "magia".
Sul momento quasi non l'avverto, poi diventa sempre più presente. 
Scendo e al momento "giusto" giro la testa e vedo la mia lanterna dentro un piccolo rudere.
Inizia una serie di lanterne (fino alla 9) dove galleggio in una sfera (Maria Chiara direbbe bolla)  senza spazio ne tempo.
La pioggia quasi non la sento, non ho freddo, la stanchezza e il terreno scivoloso sono amici di corsa.
Il bosco è una favola, così come le radure immerse nelle nebbie di Avalon, le paludi oasi di pace.
Leggo la carta senza problemi, corro e le lanterne spuntano magicamente sul mio cammino (sono in stato di Flou!) illuminate di luce propria.
Alla 9 trovo un sacco di persone a pascolare, parlare, chiedere e il fragile equilibrio salta, mandandomi in tilt.
la mia bella bolla dai mille colori si rompe e vago.
Mi riprendo e fino alla 11 ritorna tutto come prima o quasi, ma per la 12 "sbando" un po a sinistra.
Dal sentiero mi lancio in un bellissimo bosco evitando elfi e cavalieri .... corro così veloce.... ma perso  e quasi arrivo alla 13....
Ritorno indietro mesto mesto per timbrare la 12 e finire la gara.

Grazie a questo tempo atmosferico così poco adatto ad una gara di orienteering, alla carta e al percorso ho vissuto una grande mattinata di MAGIA.






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